Titolo: Harry Potter and the Philosopher’s Stone
Autore: J. K. Rowling
Anno: 1997
Casa editrice: Salani Editore
Harry Potter e la pietra filosofale (Harry Potter and the Philosopher’s Stone, negli Stati Uniti intitolato Harry Potter and the Sorcerer’s Stone)
è il primo di una serie di sette romanzi scritti e ideati dalla
scrittrice britannica J. K. Rowling negli anni novanta ma concretizzata
alcuni anni dopo, che hanno come protagonista il giovane mago Harry
Potter. Il libro fu pubblicato per la prima volta il 26 giugno 1997
dalla casa editrice londinese Bloomsbury.
Il romanzo ha riscosso un successo
incredibile con quasi 120 milioni di copie vendute nel mondo, e ha vinto
numerosi premi; ne è stata tratta una versione cinematografica nel 2001
per la regia di Chris Columbus.
Trama.
1º novembre 1981. A Little Whinging, in
Inghilterra, è il giorno in cui uno strano e anziano signore di nome
Albus Silente (preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts)
lascia un neonato di un anno, di nome Harry Potter, sulla porta di casa
degli zii Vernon e Petunia Dursley. Silente lascia anche una lettera in
cui spiega che i genitori del bambino sono morti e in cui chiede di
prendersi cura del piccolo.
Harry cresce infelice in casa Dursley,
tormentato dalle angherie del cugino Dudley e degli zii, che non perdono
occasione per punirlo e mortificarlo: lo fanno dormire nel ripostiglio
pieno di ragni sotto le scale, lo vestono solo con gli enormi vestiti
smessi di Dudley, lo privano dei giochi e non gli permettono mai di
divertirsi o di essere felice in qualsiasi modo.
Harry inoltre è talvolta protagonista
di alcuni strani episodi di cui afferma non essere responsabile, come il
fatto di essere saltato fin sul tetto della scuola per sfuggire a
Dudley e ai suoi amici bulli, il fatto di aver fatto sparire il vetro di
una teca contenente un serpente allo zoo, permettendo al serpente
stesso di spaventare a morte il cugino, o il fatto di essersi fatto
ricrescere i capelli in una notte, dopo che la zia Petunia li aveva
tagliati in malo modo perché crescevano in modo disordinato.
Tutto questo continua fino agli 11 anni
di Harry, quando il ragazzino riceve per la prima volta in vita sua una
lettera, recapitata da una civetta, che viene sequestrata dagli zii
prima che egli possa leggerla. Nei giorni seguenti giungono
numerosissime lettere, tutte identiche alla prima, e tutte prontamente
intercettate prima della lettura, finché il giorno prima del compleanno
di Harry arrivano tante lettere che la famiglia si trova costretta a
nascondersi in una catapecchia su uno scoglio. Lì però sopraggiunge un
omone enorme ma bonario di nome Rubeus Hagrid. Questi si presenta come
guardiacaccia di una scuola chiamata Hogwarts, e racconta ad Harry delle
incredibili verità: lui è in realtà un mago (cosa che spiega tutti gli
incredibili episodi accaduti intorno al ragazzo), figlio di Lily
(sorella di Petunia) e James Potter, due maghi molto noti nella comunità
magica, che vive in segreto fianco a fianco alla comunità dei Babbani
(ossia le persone non dotate di poteri magici). Lily e James Potter sono
stati uccisi dieci anni prima da un mago di nome Voldemort. Questi era
un mago potentissimo ed estremamente malvagio, al punto che i maghi non
osano neanche pronunciarne il nome, preferendo chiamarlo “Tu-sai-chi”,
“Colui-che-non-deve-essere-nominato” o “il Signore Oscuro”. Voldemort
anni prima aveva instaurato un regno di terrore, di cui erano rimasti
vittime moltissimi maghi e Babbani, regno terminato solo il giorno in
cui Voldemort uccise i Potter e tentò di uccidere Harry. Quella notte
però qualcosa protesse il bambino dal terribile mago che fino ad allora
aveva mietuto innumerevoli vittime: l’incantesimo di Voldemort non lo
uccise, ma rimbalzò inspiegabilmente indietro e finì contro Voldemort
stesso. Secondo Hagrid il mago non morì, nessuno sa dove sia e in che
forma, l’unica cosa certa è che quella notte perse i suoi poteri e
sparì. Questa vicenda rese Harry incredibilmente famoso, riconosciuto da
tutti i maghi grazie alla cicatrice a forma di saetta sulla fronte
(lasciata dall’incantesimo di Voldemort) e noto ormai in tutta la
comunità magica come “il bambino che è sopravvissuto”.
Harry scopre così la verità sul suo
passato, e apprende di poter frequentare la scuola di magia e
stregoneria di Hogwarts, di cui è preside Albus Silente. Lo zio Vernon,
ovviamente, si oppone, ma Hagrid non ci impiega molto a metterlo fuori
combattimento. Il giorno dopo Hagrid accompagna Harry a Diagon Alley,
una strada di Londra accessibile solo ai maghi, dove il ragazzo può
ritirare il denaro lasciatogli dai genitori alla Gringott (la banca dei
maghi) e procurarsi tutto il materiale necessario per il nuovo anno
scolastico: bacchetta magica, divisa, calderone, ingredienti per le
pozioni, libri di scuola e una civetta delle nevi che chiama Edvige,
regalo di Hagrid per il suo compleanno, che Harry potrà usare per
spedire e ricevere la sua posta-mago. In questa circostanza Harry
incontra già un professore di scuola: un giovane pallido e dall’aria
nervosa (con tanto di tic ad un occhio) di nome Quirinus Raptor.
Il giorno della partenza per Hogwarts,
Harry si reca alla stazione di King’s Cross di Londra e tramite un
passaggio magico raggiunge il binario 9 e 3/4, da cui parte l’Espresso
per Hogwarts, sopra il quale conosce alcuni nuovi compagni: Hermione
Granger, una ragazza molto intelligente ma dal carattere spiccatamente
so-tutto-io; quello che diventerà il suo migliore amico, Ron Weasley,
rosso di capelli, proveniente da una famiglia povera e numerosa (tutti
con i capelli rossi e lentiggini); Fred e George Weasley, due gemelli
vivaci, ribelli e burloni, fratelli maggiori di Ron; Neville Paciock, un
ragazzo piuttosto smemorato e pasticcione che possiede un rospo; e
infine quello che diventerà il suo peggior nemico, Draco Malfoy, un
ragazzo pallido e biondo, appartenente a una ricca famiglia e convinto
che il suo denaro lo ponga al di sopra di tutti.
Una volta arrivati a Hogwarts, un
castello antico e imponente, Harry e i suoi compagni del primo anno
vengono sottoposti al giudizio di un cappello magico, il Cappello
Parlante, che ha il compito di smistare i nuovi studenti nelle quattro
diverse case della scuola: Grifondoro (dove finiscono gli studenti più
coraggiosi), Corvonero (che predilige gli studenti intelligenti),
Tassorosso (che accoglie gli studenti leali e gran lavoratori) e
Serpeverde (casa degli studenti ambiziosi e anche culla di molti maghi
malvagi). Harry, Ron, Hermione e Neville sono tra gli studenti assegnati
a Grifondoro, di cui ha fatto parte tutta la famiglia di Ron, tra cui i
gemelli e il fratello Percy, tuttora a scuola; Malfoy invece è
assegnato a Serpeverde, insieme ai suoi sgherri Tiger e Goyle,
robustissimi e forzuti ma assai poco intelligenti.
Così inizia la carriera scolastica
magica di Harry, che a Hogwarts impara come la magia sia ben più
complicata di come lui pensava e articolata in numerose materie:
Incantesimi, Trasfigurazione, Pozioni, Erbologia, Astronomia, Storia
della Magia, Difesa contro le Arti Oscure e Volo sui manici di scopa
(per il quale Harry si scoprirà particolarmente dotato). Insieme alle
nuove materie Harry conosce anche il personale di Hogwarts, tra cui la prof.ssa
McGranitt, insegnante di Trasfigurazione e severa direttrice della casa
di Grifondoro, il balbuziente professor Raptor, insegnante di Difesa
contro le Arti Oscure, con la testa sempre coperta da un turbante
porpora (a differenza di com’era apparso al Paiolo Magico), il
prof. Vitious, minuscolo insegnante di Incantesimi, Argus Gazza,
scontroso e antipatico custode del castello, e il prof. Piton,
insegnante di Pozioni ma che da sempre ambisce alla cattedra di Difesa
contro le Arti Oscure, che dimostra fin dall’inizio un’incredibile
antipatia nei confronti di Harry. Conosce inoltre il preside Albus
Silente, un mago molto anziano, ma energico ed estremamente intelligente
anche se un po’ eccentrico.
Harry stringe subito una grande
amicizia con Ron, e in seguito alla collaborazione che li porta a
riuscire ad abbattere un enorme mostro di montagna infiltratosi nel
castello, anche con Hermione. Diventa anche grande amico dell’enorme
guardiacaccia Hagrid, ingenuo e di buon cuore, ma con una terribile
passione per le bestie pericolose, al punto che nel corso del libro
riesce addirittura a procurarsi illegalmente un uovo di drago, da cui
nascerà un cucciolo che darà non pochi problemi a Harry, Ron e Hermione.
Inoltre nel corso dell’anno Harry si guadagna un posto nella squadra di
Quidditch (lo sport dei maghi, giocato a cavallo di manici di scopa)
della casa di Grifondoro, nel ruolo di Cercatore (che non era assegnato
ad uno studente del primo anno da molti decenni) e apprende numerosi
segreti del castello di Hogwarts grazie ai suoi numerosi giri notturni,
che sono assolutamente contro le regole della scuola e permessi a lui da
un Mantello dell’Invisibilità ricevuto in eredità dal padre James e
consegnatogli da un anonimo “amico” a Natale. È proprio durante uno di
questi giri notturni che Harry e i suoi amici si ritrovano in una
sezione del castello chiusa agli studenti, dove scoprono la presenza di
un enorme e feroce cane a tre teste a guardia di una botola. Col passare
dei mesi i tre scoprono che il cane appartiene ad Hagrid (che lo ha
chiamato Fuffi) e che sorveglia la pietra filosofale, un oggetto dagli
enormi poteri magici creata da a Nicholas Flamel, un alchimista amico di
Silente. Alla protezione della pietra hanno inoltre collaborato altri
professori, con numerosi incantesimi e prove da superare. La pietra
sembra essere al sicuro, ma Harry, Ron e Hermione scoprono che qualcuno
sta cercando di rubarla. Quel qualcuno sembra essere Piton, sorpreso dai
tre a tentare di superare Fuffi e a intimorire il prof. Raptor,
probabilmente per scoprire quale fosse il suo contributo nella
protezione della pietra. Un’esperienza nella Foresta Proibita che
circonda la scuola (per punizione, essendo stati scoperti in giro di
notte) porta però Harry ad incontrare una figura incappucciata che sta
bevendo del sangue di unicorno, gesto che serve a mantenersi in vita
anche se si è ad un passo dalla morte, anche se profondamente impuro.
Questo incontro scatena un forte dolore alla cicatrice sulla fronte,
cosa che permette a Harry di capire che sotto quel cappuccio si trova
Voldemort. Sfuggitogli per un soffio grazie all’aiuto del centauro
Fiorenzo, Harry capisce che Piton sta cercando di rubare la pietra
filosofale non per se stesso, ma per Voldemort, che grazie all’Elisir di
lunga vita prodotto dalla pietra potrebbe tornare in vita e con tutti i
suoi poteri.
Verso la fine dell’anno scolastico
Harry, Ron e Hermione scoprono che Piton ha finalmente trovato il modo
per superare Fuffi. Vorrebbero parlarne con Silente, ma il preside non
si trova a scuola in quel momento, per cui i tre ragazzi decidono di
tentare di salvare da soli la pietra filosofale. Si trovano così ad
affrontare una serie di prove dopo Fuffi: il Tranello del Diavolo (una
pianta che strangola gli sfortunati avventori), la ricerca di una chiave
magica volante tra altre 100, una partita a scacchi con pezzi
giganteschi e una sciarada con una serie di pozioni. Solo Harry, grazie
all’aiuto dei suoi due compagni di avventura, riesce ad arrivare in
fondo a queste prove ed entrare nella stanza finale. Qui però si trova
di fronte non Severus Piton, ma il timido Raptor, che gli racconta la
verità (senza balbettare poiché le sue balbuzie e il suo comportamento
da spaurito erano solo una copertura): è lui che ha tentato per tutto
l’anno di rubare la pietra per donarla al suo padrone Voldemort, mentre
Piton cercava di impedirglielo. Questi è ormai senza forma corporea
propria, e ha preso possesso del corpo di Raptor in attesa dell’Elisir
di Lunga Vita, sin da quando Raptor aveva fallito nel rubare la Pietra
alla Gringott, il giorno stesso in cui incontrò Harry. Piton cercava
invece di salvare Harry. Quando Raptor si svolge il turbante, si vede
infatti il mostruoso viso di Voldemort sbucargli dalla nuca. Voldemort,
usando Harry, riesce a trovare l’oggetto del suo desiderio: la pietra
filosofale. Harry ha infatti trovato la Pietra da parte dello Specchio
nella stanza, poiché lui la voleva solo trovare e non usare. Allora
Voldemort ordina a Raptor di uccidere Harry, ma dopo che questi si
avventa sul ragazzo, non riesce a toccarlo senza ritrovarsi le mani
incenerite. Harry sfrutta questa possibilità inaspettata e riesce a
difendersi dal professore, che rimane ucciso bruciato nel tentativo e
lascia nuovamente Voldemort senza un corpo, che non può fare altro che
fuggire.
Harry si risveglia in infermeria con il
professor Silente. Questi gli spiega che Voldemort (e anche chi è
posseduto da Voldemort, come Raptor) non può toccarlo perché è protetto
da una potente magia lasciatagli sulla pelle da sua madre Lily, quando
si è sacrificata per cercare di salvarlo da Voldemort. Si rifiuta
inoltre di spiegargli perché questi tentò di ucciderlo quando era solo
un bambino, e lo informa infine del fatto che il suo amico Nicholas
Flamel ha deciso di distruggere la pietra per evitare che corra
nuovamente il rischio di cadere nelle mani sbagliate, e che quindi non
sarà più immortale e morirà.
A Harry e ai suoi amici, durante il
banchetto di fine anno, vengono assegnati numerosi punti per le loro
imprese eroiche, punti che permettono alla casa di Grifondoro, che era
ultima, di superare Serpeverde e vincere la Coppa delle Case,
lasciandoli più felici che mai. Harry torna infine a casa degli zii
Babbani, ma con la gioia di sapere che all’inizio del nuovo anno
scolastico tornerà a Hogwarts, che ora considera come la sua vera casa.
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